martedì 31 maggio 2011
Ipse Dixit
“Se De Magistris va al ballottaggio mi suicido, ma non ci arriverà, non s’è mai visto un magistrato che arriva a fare il sindaco di una grande città”
(Clemente Mastella, Radio2, 17-5).
(Clemente Mastella, Radio2, 17-5).
lunedì 30 maggio 2011
Il (Pessimo) Futuro Prossimo
Analisi lucida, ma inquietante di Mino Fuccilo, ieri sera a Rainews 24 a commento dei risultati elettorali.
La riforma federalista voluta dalla Lega, così come impostata, porterebbe vantaggi al singolo cittadino, solo a compimento di tutto l'iter attuativo e quindi non prima del 2015.
Cosa deve fare quindi il governo di centrodestra per continuare a governare e sperare di vincere anche nel 2013, magari con Berlusconi al Colle e un suo uomo a Palazzo Chigi? Una politica di spesa pubblica spinta che ovviamente graverebbe sui conti pubblici, ma darebbe la sensazione momentanea ed effimera di beneficio immediato a molti cittadini.
Questo ci porterebbe nel giro di due/tre anni (o prima) a ridurci come la Grecia (o peggio), ma il governo Berlusconi non ha alternative, se salva il paese perde le elezioni. Quindi deve arroccarsi per forza per avere una minima speranza di continuare a "guidare" il paese, ma ci porterà alla bancarotta.
La riforma federalista voluta dalla Lega, così come impostata, porterebbe vantaggi al singolo cittadino, solo a compimento di tutto l'iter attuativo e quindi non prima del 2015.
Cosa deve fare quindi il governo di centrodestra per continuare a governare e sperare di vincere anche nel 2013, magari con Berlusconi al Colle e un suo uomo a Palazzo Chigi? Una politica di spesa pubblica spinta che ovviamente graverebbe sui conti pubblici, ma darebbe la sensazione momentanea ed effimera di beneficio immediato a molti cittadini.
Questo ci porterebbe nel giro di due/tre anni (o prima) a ridurci come la Grecia (o peggio), ma il governo Berlusconi non ha alternative, se salva il paese perde le elezioni. Quindi deve arroccarsi per forza per avere una minima speranza di continuare a "guidare" il paese, ma ci porterà alla bancarotta.
venerdì 27 maggio 2011
martedì 24 maggio 2011
sabato 21 maggio 2011
martedì 17 maggio 2011
lunedì 16 maggio 2011
domenica 15 maggio 2011
giovedì 12 maggio 2011
martedì 10 maggio 2011
venerdì 6 maggio 2011
Riccardo Luna lascia Wired Italia
Ho appreso oggi che dal 15 giugno Riccardo Luna non sarà più Direttore di Wired Italia.
Mi spiace perchè il progetto di Wired era/è molto interessante e rappresentava/rappresente una voce diversa edi livello molto più alto rispetto alle solite riviste che si occupano di teconologia che tra l'altro leggo molto frequentemente.
Le iniziative di Riccardo Luna sono state innovative e forse troppo "avanti" per un paese come l'Italia ancorato a vecchi meccanismi e non capace di rinnovarsi e di sfruttare le potenzialità che un approccio alla tecnologia come quello proposto da Wired Italia può dare.
Ho avuto sentore della svolta generalista della rivista quando ha inserito l'inserto con le domande e risposte in aiuto di utenti poco "pratici" (domande e risposte, devo dire, davvero banali).
Non voglio fasciarmi la testa prima del tempo ma il timore di un processo di cambiamento snaturerà la rivista che per vendere qualche copia in più diventerà come detto prima più generalista.
Grazie a Riccardo Luna per l'iniziativa Internet for Peace, un vero shock positivo per i nostri cervelli addormentati da anni e anni di televisione biscionata...
Spero di non dovermi pentire di avere ancora 21 numeri di abbonamento, ma il fatto che Riccardo sia sostituito da uno che è riuscito a mettere Berlusconi in copertina di Rolling Stone come rockstar dell'anno non mi fa stare tranquillo.
Mi spiace perchè il progetto di Wired era/è molto interessante e rappresentava/rappresente una voce diversa edi livello molto più alto rispetto alle solite riviste che si occupano di teconologia che tra l'altro leggo molto frequentemente.
Le iniziative di Riccardo Luna sono state innovative e forse troppo "avanti" per un paese come l'Italia ancorato a vecchi meccanismi e non capace di rinnovarsi e di sfruttare le potenzialità che un approccio alla tecnologia come quello proposto da Wired Italia può dare.
Ho avuto sentore della svolta generalista della rivista quando ha inserito l'inserto con le domande e risposte in aiuto di utenti poco "pratici" (domande e risposte, devo dire, davvero banali).
Non voglio fasciarmi la testa prima del tempo ma il timore di un processo di cambiamento snaturerà la rivista che per vendere qualche copia in più diventerà come detto prima più generalista.
Grazie a Riccardo Luna per l'iniziativa Internet for Peace, un vero shock positivo per i nostri cervelli addormentati da anni e anni di televisione biscionata...
Spero di non dovermi pentire di avere ancora 21 numeri di abbonamento, ma il fatto che Riccardo sia sostituito da uno che è riuscito a mettere Berlusconi in copertina di Rolling Stone come rockstar dell'anno non mi fa stare tranquillo.
mercoledì 4 maggio 2011
martedì 3 maggio 2011
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