Ho appreso oggi che dal 15 giugno Riccardo Luna non sarà più Direttore di Wired Italia.
Mi spiace perchè il progetto di Wired era/è molto interessante e rappresentava/rappresente una voce diversa edi livello molto più alto rispetto alle solite riviste che si occupano di teconologia che tra l'altro leggo molto frequentemente.
Le iniziative di Riccardo Luna sono state innovative e forse troppo "avanti" per un paese come l'Italia ancorato a vecchi meccanismi e non capace di rinnovarsi e di sfruttare le potenzialità che un approccio alla tecnologia come quello proposto da Wired Italia può dare.
Ho avuto sentore della svolta generalista della rivista quando ha inserito l'inserto con le domande e risposte in aiuto di utenti poco "pratici" (domande e risposte, devo dire, davvero banali).
Non voglio fasciarmi la testa prima del tempo ma il timore di un processo di cambiamento snaturerà la rivista che per vendere qualche copia in più diventerà come detto prima più generalista.
Grazie a Riccardo Luna per l'iniziativa Internet for Peace, un vero shock positivo per i nostri cervelli addormentati da anni e anni di televisione biscionata...
Spero di non dovermi pentire di avere ancora 21 numeri di abbonamento, ma il fatto che Riccardo sia sostituito da uno che è riuscito a mettere Berlusconi in copertina di Rolling Stone come rockstar dell'anno non mi fa stare tranquillo.
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